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2023-07-13 20:00:05
Giovedì 20:43:04
Luglio 13 2023

Triennale - Annunciati i vincitori del Premio italiano di Architettura - quarta edizione

Nuove voci innovative emergono nella quarta edizione del Premio italiano di Architettura

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La Triennale Milano ha annunciato i vincitori della quarta edizione del prestigioso Premio italiano di Architettura, un evento annuale che celebra l'eccellenza e l'innovazione nel campo dell'architettura italiana. La cerimonia di premiazione si è tenuta oggi, giovedì 13 luglio, presso la Triennale Milano, e ha visto la partecipazione di importanti personalità del settore.

Il Premio per il miglior edificio è stato assegnato a due straordinari progetti. Il primo vincitore è il team composto dagli architetti Carlo Atzeni, Maurizio Manias, Silvia Mocci e Franceschino Serra per il loro eccezionale lavoro sul Complesso parrocchiale e chiesa di Santa Chiara, situato a Sini, Oristano. Questo complesso si distingue per la sua rigore formale e consapevolezza contestuale, riunendo elementi spaziali, espressivi e relazionali per ricucire il tessuto centrale dell'abitato di Sini. Il progetto interpreta elementi tipici dell'architettura locale e mediterranea, con un'attenzione particolare alla valorizzazione del contesto e alla costruzione di legami significativi con le comunità locali.

Il secondo vincitore del Premio per il miglior edificio è lo studio ELASTICOFarm, che ha realizzato il progetto del nuovo complesso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) S-LAB a Torino. Questo progetto rappresenta un esempio straordinario di ricerca linguistico-tecnologica. L'edificio trasforma la tecnologia tradizionale per gli edifici produttivi, utilizzando la prefabbricazione pesante in cemento armato in modo innovativo e sperimentale. Grazie a una relazione attenta con il contesto e alle sue molteplici declinazioni ambientali, atmosferiche, percettive e paesaggistiche, il progetto S-LAB acquisisce una forte identità, superando la concezione "generica" tipica di questo tipo di struttura.

Il Premio under 35 è stato assegnato a Studio Ossidiana, che ha colpito la giuria con il loro progetto dell'Art Pavillion M ad Almere, nei Paesi Bassi. Lo studio ha saputo coniugare in un unico gesto sintetico le principali caratteristiche del loro lavoro, tra ricerca formale e indagine sensibile sui temi ambientali e di relazione interspecie dell'architettura e del paesaggio. Il progetto si distingue per la sua chiarezza concettuale e la sua capacità di esprimere in modo innovativo le interazioni tra l'edificio e l'ambiente circostante.

Inoltre, un premio speciale è stato conferito a Aimaro Oreglia d'Isola, in riconoscimento del suo eccezionale contributo all'architettura italiana nel corso della sua carriera. La giuria ha elogiato il suo impegno nel nutrire il dibattito architettonico intorno a temi fondamentali come il rapporto tra modernità e tradizione, naturale e artificiale, territorio e paesaggio. La carriera di Aimaro Oreglia d'Isola ha segnato un'epoca di creazioni innovative e sorprendenti, lasciando un'impronta significativa nell'architettura italiana.

La Triennale Milano e il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo collaborano da quattro anni per promuovere e valorizzare l'architettura italiana attraverso il Premio italiano di Architettura. La mostra dei progetti dei vincitori e dei finalisti di questa quarta edizione del premio sarà aperta al pubblico presso la Triennale Milano dal 14 luglio al 24 settembre 2023.

Questa edizione del Premio italiano di Architettura ha confermato il livello di creatività e innovazione presenti nel panorama architettonico italiano. I progetti premiati rappresentano soluzioni architettoniche di alta qualità che affrontano le sfide contemporanee con originalità e concretezza. L'architettura italiana continua a stupire e a ispirare, con progetti che combinano estetica, funzionalità e un forte impegno sociale.

Menzione / Mention Paraphernalia

Italia / Italy, Viale E. Alemagna, 6, Milano Triennale Milano

2020 Crediti / Credits: (ab)Normal

Alzando gli occhi al cielo, puntando la cima di una comune torre urbana, osservando la parete di un ambiente domestico, dritti sulla scatola bianca o sullo schermo a cristalli liquidi, sulle mensole o sui desk di un qualsiasi ufficio, nelle proprie tasche o direttamente al polso. Anche all’interno del proprio corpo. Una varietà di gadget tecnologici, coadiuvanti prostetici della modernità, ha colonizzato qualsiasi aspetto dell’esperienza umana. Lo stesso spazio architettonico funge da sfondo, piuttosto che da involucro, perde importanza a favore di un’infrastruttura multiforme che circonda il pianeta. (ab)Normal propone un progetto che punta ad estremizzare tale fenomeno. Seguendo la provocazione contenuta nella ricerca condotta da Reyner Banham, “Anatomy of a dwelling” e più in specifico in “A home is not a house”, in cui la stessa architettura scompare e lo spazio collassa lasciando un maelstrom di orpelli tecnologici. Paraphernalia ripropone, con la stessa sensibilità, un agglomerato di tecnologia digitale, ormai indispensabile e in alcuni casi più significante dello spazio stesso. Questo tipo di infrastruttura multiforme e aggiornabile diventerà conseguentemente una presenza costante del paesaggio urbano e domestico, un oggetto simbionte di qualsiasi geometria architettonica, generando un elemento assimilabile all’apparato ornamentale dei 5 ordini architettonici. Paraphernalia, quindi, tenta di stabilire un’analogia tra la colonna e l’antenna, nella consapevolezza che quest’ultima diventerà protagonista di un processo di assimilazione all’estetica della città.

(ab)Normal

image attached (ab)Normal è un'agenzia creativa impegnata nell'esplorazione multidisciplinare di aree come il design, l'architettura, l'arte digitale e la direzione creativa.

Il progetto è iniziato come un romanzo grafico senza cronologia, in cui oggetti 3D obsoleti e ossessioni formali irrealizzate vengono riorganizzate in narrazioni spaziali. Le immagini altamente iconografiche, descrivono allegoricamente la strana intersezione tra Internet, Gaming e Religione, mescolando il tema in una narrazione visiva.

Nel 2022 vince il concorso per la nuova Biblioteca Beic di Milano, insieme a Onsite, Baukuh, Yellow Office e Dot Dot Dot.

Ha contribuito con le sue opere a diversi eventi culturali legati al design e all'architettura come Triennale Milano, Dropcity Milano, Biennale di Venezia, Biennale di Tbilisi, Triennale di Oslo e ha lavorato a progetti speciali per clienti come Moncler, Bally, LVMH, Cassina, OneBlockDown. I lavori di (ab)Normal sono stati pubblicati su riviste come “Domus”, “Platform”, “Artribune”, “Zero.eu”, “Abitare”, “Archdaily”, “Elle Décor” e “Volume Magazine”.

Menzione / Mention More With Less orizzontale

Italia / Italy, Piazza Santa Maria Paganica, L’Aquila MAXXI L’Aquila 2021

Crediti / Credits: Antonio Di Cecco e Francesco Scipioni Courtesy di Fondazione MAXXI

More With Less è stato ideato e sviluppato dall’architetto Giuseppe Grant, membro del collettivo orizzontale, e dagli studenti del corso di Architettura e Composizione Architettonica IV (ACAIV) dell’Università degli Studi dell’Aquila, che hanno progettato coralmente la struttura temporanea come espediente per avviare e proporre una riflessione su quale sia il servizio che l’architettura può rendere alla città. Il progetto si propone di innescare processi di trasformazione e miglioramento della qualità degli spazi, mostrando le opportunità offerte da un determinato ambiente urbano dedicato pienamente alla vita e alla socialità dei cittadini. Il corso-progetto, inaugurato nell’anno accademico 2020/2021, indaga le possibili applicazioni di metodi d’intervento urbano incrementale all’interno del centro storico dell’Aquila creando un ponte tra l’insegnamento accademico e la pratica professionale.Può un oggetto architettonico temporaneo migliorare in maniera permanente l’ambiente urbano e agire da condensatore delle attività sociali della cittadinanza? Come usare le risorse al meglio per valorizzare gli spazi della comunità? Sono alcuni degli interrogativi ai quali cerca di rispondere More With Less. L’obiettivo della ricerca, sia teorica sia pratica, è di analizzare il valore del progetto urbano incrementale oltre la sua connotazione di breve durata e di risposta all’emergenza. Dunque, il “Temporaneo oltre l’Emergenza”si realizza in interventi urbani dinamici, flessibili ed efficaci per lo sviluppo costante dello spazio pubblico contemporaneo. More With Less was conceived and developed by the architect Giuseppe Grant, a member of the collective orizzontale, and the students of the course of Architettura e Composizione Architettonica IV (ACAIV) of University of L’Aquila, who chorally designed the temporary structure as an expedient to begin and reflect on what architecture can give back to the city. The project aims to trigger processes of transformation and improvement of the quality of spaces, showing the opportunities offered by a specific urban environment fully dedicated to the life and sociality of citizens. The course-project, inaugurated in the 2020/2021 academic year, investigates possible applications of incremental urban intervention methods within the historic center of L’Aquila by creating a bridge between academic teaching and professional practice. Can a temporary architectural object permanently enhance the urban environment and act as a catalyst of the social activities of the citizenship? How can resources best be used to enhance community spaces? These are some of the questions that More With Less seeks to answer. The goal of the research, both theoretical and practical, is to analyze the value of the incremental urban project beyond its connotation of short-termism and emergency response. So, the ‘Temporary Beyond Emergency’ is realized in dynamic, flexible and effective urban actions for the ongoing development of contemporary public space.

orizzontale

image attached orizzontale è un collettivo di architetti, con base a Roma, il cui lavoro attraversa architettura, paesaggio, arte pubblica e autocostruzione.

orizzontale promuove dal 2010 progetti di spazi pubblici relazionali, dando forma ad immagini di città dismesse o inedite. Questi progetti sono stati terreno di sperimentazione per nuove forme di interazione tra gli abitanti e i beni comuni urbani e al tempo stesso occasione per mettere alla prova i limiti del processo di creazione architettonica. orizzontale ha costruito e sviluppato progetti in Italia, Spagna, Germania, Austria, Grecia, Ucraina, Portogallo, Olanda.

8 ½, il teatro mobile costruito da orizzontale nel 2014, è risultato vincitore del premio internazionale Young Architects Program (“YAP MAXXI 2014”) indetto dal Museo MAXXI e dal MoMA PS1. Nel 2016 orizzontale vince il concorso per la rigenerazione di Piazza della Comunità Europea ad Aprilia, indetto da MiBACT e CNAPPC. Il progetto è stato realizzato e premiato nel 2020 con il Premio Urbanistica dall’INU. Nel 2018 alla Biennale di Venezia orizzontale riceve dal CNAPPC il riconoscimento “Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2018” che premia il migliore studio under35 italiano. Nel 2021 viene invitato a partecipare alla 17. Biennale Architettura Venezia nel Padiglione Italia.

orizzontale è composto da: Jacopo Ammendola, Juan Lopez Cano, Giuseppe Grant, Margherita Manfra, Nasrin Mohiti Asli, Roberto Pantaleoni, Stefano Ragazzo

Studio Ossidiana

image attached Studio Ossidiana è uno studio di progettazione con sede a Rotterdam (NL), che opera tra le scale dell’architettura e del design, progettando spazi, oggetti, installazioni e paesaggi.

I progetti dello studio includono playgrounds sperimentali per bambini e adulti, giardini fluttuanti abitati da uccelli, cucine all’aperto, padiglioni di land art sull’acqua, mondi da esplorare e coltivare per umani ed altre specie. I progetti e la ricerca di Studio Ossidiana sono stati esposti in mostre ed eventi internazionali, tra cui 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, nel 2022, La Biennale di Venezia 2021, Arkdes 2021, Istanbul Design Biennial 2021, Chicago Architecture Biennial 2021, Shenzhen Architecture Biennale 2022, oltre ad essere pubblicati su riviste nazionali ed internazionali (“Corriere della Sera”, “La Repubblica”, “The Architectural Review”, “The New York Times Style Magazine”, “Domus”, “Dezeen”). Giovanni Bellotti e Alessandra Covini, i soci dello studio, affiancano il lavoro progettuale a corsi e presentazioni in Università nei Paesi Bassi e internazionali. Nel 2018 Studio Ossidiana ha vinto il Prix de Rome, il premio più antico riservato a progettisti sotto i 35 anni di età dei Paesi Bassi. Nel 2023 Studio Ossidiana ha vinto il Public Award e l’Academic Commitee Award per il progetto The Seeds Garden alla Biennale di Shenzhen, e il premio Sustainable Achievement EDIDA, promosso da “Elle Decoration International”.

Labics

image attached Labics è uno studio di architettura e pianificazione urbana, fondato a Roma nel 2002 da Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori.

Il nome Labics esprime l’idea di un laboratorio, un terreno fertile in cui circolano le idee. Tra i principali progetti realizzati: la Fondazione “MAST”, Bologna (2006-2013); il complesso polifunzionale Città del Sole, Roma (2007-2016); piazza Fontana, Rozzano (207-2011), il nido-scuola Jacaranda, Milano (2017-2018), il restauro di Palazzo dei Diamanti a Ferrara (2018-2022). Tra i principali progetti in corso di realizzazione: quattro edifici residenziali nel complesso “Cascina Merlata”, Milano (2018-2024), l’edificio universitario Cu.Bo nel Campus Bio-Medico di Roma (2019-2023); un padiglione scolastico per St. George’s, Roma (2022-2024) e il nuovo piano dell’Arena del Colosseo, Roma (2021-2024). Labics ha esposto il proprio lavoro in diverse mostre tra cui la 11°,12°, 14° Biennale di Architettura di Venezia. Labics ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti internazionali; il proprio lavoro è pubblicato nelle maggiori riviste nazionali e internazionali. Nel 2018 ha pubblicato con Park Books la prima monografia manifesto, Structures.

ELASTICOFarm

image attached ELASTICOFarm è uno studio di architettura e product design

ELASTICOFarm è uno studio di architettura e product design fondato da Stefano Pujatti, Alberto Del Maschio e Sara dal Gallo nel 2005, con sede a Chieri (TO), Pordenone e Toronto (Canada). Pujatti è stato visiting professor presso la UofT di Toronto dal 2014 al 2016, al Politecnico di Torino, dal 2005 al 2014, inoltre è stato invitato come relatore in diverse università internazionali, tra cui RMIT - Melbourne, Hoesi University - Tokyo, Accademia di Architettura - Mendrisio, IUAV - Venezia. In architettura la ricerca di ELASTICOFarm si concentra sulla relazione tra le forze e gli elementi della natura ed i loro effetti sull'ambiente costruito. Ogni occasione è motivo di sperimentazione sui materiali, la tecnologia e le forme. Ciò ha portato ad un insieme di architetture e di prodotti che hanno ottenuto importanti riconoscimenti in eventi e pubblicazioni nazionali ed internazionali. Tra questi la Biennale di Architettura di Venezia (2006-2010-2014-2021), la mostra monografica Form Matters all'Istituto Italiano di Cultura di Toronto (2015), il premio INARCH-ANCE 2006. ELASTICOFarm è stato finalista del Mies Van der Rohe Award 2013 e nominato per il 2019 e 2022, vincitore del The Plan Award 2015 e Archmarathon 2017. Per il design nel 2019 ha vinto il primo premio al RED DOT Award, al LF design Award e al Green Design Award. Nel 2008 è stata pubblicata da Maggioli la monografia Architettura al sangue, nel 2019 ELASTICOFarm è stato guest-editor di un numero della rivista “IQD”.

Carlo Atzeni, Maurizio Manias, Silvia Mocci, Franceschino Serra

image attached Carlo Atzeni è professore ordinario di Architettura Tecnica alla Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari, insegna Progetto e Costruzione

Autore di numerose pubblicazioni e coordinatore scientifico di ricerche nazionali e internazionali sull’architettura contemporanea nei contesti storici e rurali. I suoi progetti si sono distinti con premi e menzioni, fra questi: winner in Europan IX e X, Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2011, BigSEE award 2021. Maurizio Manias è ingegnere Civile-Edile, si occupa di recupero dell’architettura tradizionale, pianificazione strategica e attuativa nelle aree interne della Sardegna, con particolare riferimento ai processi dello spopolamento e all’architettura scolastica. È progettista di numerose scuole, chiese, centri culturali e complessi per abitazioni sociali. Silvia Mocci è ricercatrice di Tecnologia dell’architettura alla Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari, partecipa a concorsi di architettura nazionali e internazionali distinguendosi con premi e menzioni. Fra questi: winner in Europan IX, X e XIII, Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2011, BigSEE award 2021. È progettista di numerose scuole, chiese e complessi per abitazioni sociali. Franceschino Serra è ingegnere Civile Strutture, è incaricato diocesano per l’edilizia di culto della diocesi di Ales-Terralba. Si occupa di progettazione strutturale, impiantistica e all’efficientamento energetico del patrimonio esistente.

Carlo Atzeni, Maurizio Manias, Silvia Mocci, Franceschino Serra

image attached Carlo Atzeni è professore ordinario di Architettura Tecnica alla Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari, insegna Progetto e Costruzione

Autore di numerose pubblicazioni e coordinatore scientifico di ricerche nazionali e internazionali sull’architettura contemporanea nei contesti storici e rurali. I suoi progetti si sono distinti con premi e menzioni, fra questi: winner in Europan IX e X, Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2011, BigSEE award 2021. Maurizio Manias è ingegnere Civile-Edile, si occupa di recupero dell’architettura tradizionale, pianificazione strategica e attuativa nelle aree interne della Sardegna, con particolare riferimento ai processi dello spopolamento e all’architettura scolastica. È progettista di numerose scuole, chiese, centri culturali e complessi per abitazioni sociali. Silvia Mocci è ricercatrice di Tecnologia dell’architettura alla Facoltà di Ingegneria e Architettura di Cagliari, partecipa a concorsi di architettura nazionali e internazionali distinguendosi con premi e menzioni. Fra questi: winner in Europan IX, X e XIII, Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2011, BigSEE award 2021. È progettista di numerose scuole, chiese e complessi per abitazioni sociali. Franceschino Serra è ingegnere Civile Strutture, è incaricato diocesano per l’edilizia di culto della diocesi di Ales-Terralba. Si occupa di progettazione strutturale, impiantistica e all’efficientamento energetico del patrimonio esistente.

Glossario tecnico:

  • Premio italiano di Architettura: Riconoscimento annuale promosso da Triennale e MAXXI per valorizzare l'architettura italiana.
  • Premio under 35: Premio assegnato a giovani architetti di talento al di sotto dei 35 anni.
  • Premio alla carriera: Riconoscimento per l'opera di un architetto che ha lasciato un'impronta significativa nel corso della sua carriera.
  • Complesso parrocchiale e chiesa di Santa Chiara: Progetto architettonico realizzato da Carlo Atzeni, Maurizio Manias, Silvia Mocci e Franceschino Serra, situato a Sini, Oristano.
  • ELASTICOFarm: Studio di architettura vincitore del premio per il progetto dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) S-LAB a Torino.
  • Studio Ossidiana: Vincitore del Premio under 35 per il progetto Art Pavillion M. ad Almere, Paesi Bassi.
  • Aimaro Oreglia d'Isola: Architetto premiato con il Premio alla carriera per il suo contributo significativo all'architettura italiana.
  • Mostra in Triennale Milano: Esposizione delle opere vincitrici e finaliste del Premio italiano di Architettura, aperta al pubblico dal 14 luglio al 24 settembre 2023.
  • Triennale Milano: Importante istituzione che promuove l'architettura e le arti a Milano.
  • MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo: Museo d'arte contemporanea a Roma.

Temi trattati:

  • Premiazione della quarta edizione del Premio italiano di Architettura.
  • Valorizzazione dell'architettura italiana.
  • Innovazione e qualità del progetto architettonico.
  • Ruolo sociale dell'architettura.
  • Lavori dei vincitori e dei finalisti del premio.
  • Collaborazione tra Triennale Milano e MAXXI.

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Source by Redazione

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