
Brasile: sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro e attacco contro le istituzioni democratiche
Dichiarazione dell'alto rappresentante a nome dell'UE sull'attacco contro le istituzioni democratiche
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Domenica 8 gennaio, a Brasilia, sostenitori dell'ex presidente Jair Bolsonaro hanno invaso la sede dell'esecutivo, il Parlamento e la Corte suprema, causando sommosse e perpetrando un attacco aperto contro le istituzioni democratiche del paese. Questi atti vandalici si sono verificati solo pochi giorni dopo l'insediamento del presidente della Repubblica democraticamente eletto, Luiz Inácio Lula da Silva.
L'Unione europea condanna fermamente questi sconcertanti atti di violenza politica e l'inaccettabile attacco contro la democrazia che essi rappresentano. Esprimiamo solidarietà al presidente Lula e alle istituzioni brasiliane nella difesa della democrazia e sosteniamo le misure adottate per ripristinare l'ordine e il rispetto dello Stato di diritto. Accogliamo con favore gli sforzi in corso tesi a indagare sui responsabili degli attacchi contro la democrazia in Brasile e degli atti vandalici perpetrati nei confronti della proprietà pubblica e del patrimonio storico nazionale.L'UE ricorda che l'esercizio dei diritti democratici e delle libertà deve avvenire nel rispetto della costituzione e delle istituzioni democraticamente elette. Le differenze politiche non possono giustificare atti criminali o mettere in discussione i risultati di elezioni democratiche.
L'UE ribadisce la sua fiducia nella democrazia e nella forza delle istituzioni in Brasile. Siamo convinti che prevarranno sulla violenza e sull'estremismo.
Ribadiamo il nostro impegno a collaborare con il nuovo governo brasiliano al fine di rafforzare il nostro partenariato strategico reciprocamente vantaggioso e difendere i valori comuni.
Attendiamo con interesse di approfondire e ampliare le relazioni con il Brasile, con l'obiettivo di difendere e promuovere la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti umani. Attendiamo inoltre con impazienza di intensificare la collaborazione a favore di uno sviluppo inclusivo, giusto e sostenibile, oltre che in altri settori di reciproco interesse. Nel perseguire questi obiettivi l'UE è pronta a intensificare il dialogo con le autorità brasiliane e a sostenere ulteriormente il ruolo della società civile.
Jair Bolsonaro è un politico brasiliano che è stato eletto presidente del Brasile nel 2018. Durante la sua presidenza, ha attirato l'attenzione per le sue posizioni conservatrici e per il suo stile controverso di governare. Alcuni sostenitori di Bolsonaro hanno criticato le istituzioni democratiche del paese, accusandole di cercare di ostacolare il suo governo. Inoltre, ci sono stati episodi di violenza e intimidazione da parte di alcuni sostenitori di Bolsonaro contro i rappresentanti delle istituzioni democratiche e i membri dell'opposizione.
Luiz Inácio Lula da Silva, noto come Lula, è un politico brasiliano che è stato presidente del Brasile dal 2003 al 2011. Egli è stato il leader del Partito dei Lavoratori (PT) e ha guidato il paese durante un periodo di forte crescita economica e riduzione della povertà. Durante il suo mandato, ha implementato politiche sociali che hanno migliorato l'accesso alle cure mediche e all'istruzione per le famiglie a basso reddito. Lula è stato anche un leader di spicco a livello internazionale, rappresentando il Brasile in molte riunioni internazionali e promuovendo una maggiore cooperazione tra i paesi in via di sviluppo. Dopo il suo mandato, Lula è stato condannato per corruzione e riciclaggio di denaro e ha scontato la sua pena in carcere, tuttavia alcuni sostengono che sia stato vittima di una condanna politica.
Josep Borrell Fontelles è un politico e ingegnere spagnolo, attualmente è l'Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la politica di Sicurezza. Ha ricoperto numerosi incarichi pubblici in Spagna, tra cui quello di Ministro dell'Energia, del Turismo e dell'Industria, Presidente del Parlamento europeo e Presidente del Governo della Comunità Autonoma di Valencia. Prima di assumere l'incarico di Alto rappresentante, Borrell ha espresso posizioni critiche nei confronti dell'Unione Europea e delle sue politiche, ma ha anche mostrato di essere un forte sostenitore dell'integrazione europea e della cooperazione tra i paesi membri. Nel suo lavoro attuale si concentra su questioni come la crisi migratoria, la sicurezza energetica e la relazione con la Russia e gli Stati Uniti.