
Roma : Patto tra aziende sanitarie per rafforzare la rete ospedale-territorio
Continuità assistenziale tra Sant’Andrea, Asl Roma 1, Asl Roma 4 e Asl Roma 5: il lavoro sinergico delle Centrali Operative per un tempestivo ed appropriato percorso di dimissione o ricovero del paziente.
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Il 20 Luglio è stata siglata la convenzione tra l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea di Roma e le Aziende Sanitarie Locali Roma 1, Roma 4 e Roma 5 per il consolidamento dei percorsi di transitional care e il rafforzamento della rete ospedale-territorio. Un patto tra l’Azienda ospedaliero-universitaria, struttura ad alta specializzazione e policlinico della rete Sapienza, e le strutture di assistenza delle tre ASL territorialmente adiacenti per favorire continuità e coerenza nella presa in carico del paziente.
Centrali Operative e Sinergia per una Migliore Assistenza
Nodi strategici della rete sono le Centrali Operative, presenti rispettivamente nell’Azienda ospedaliero-universitaria e nelle tre Aziende territoriali della Regione Lazio: team multiprofessionali che operano in stretto collegamento per facilitare i processi di ricovero e dimissione. Una collaborazione strutturata che si sostanzia nella condivisione di strumenti, anche digitali, e criteri valutativi, utilizzati per pianificare e gestire sinergicamente la transizione da un setting assistenziale ad un altro, dando continuità alle cure dei pazienti quando vengono trasferiti da una struttura a un’altra, o da un livello di intensità di cura a un altro, o attivando forme di consulto o teleconsulto tra professionisti.
Cura dei Casi Complessi e Pazienti Cronici
Particolare attenzione viene riservata ai casi complessi dal punto di vista clinico-assistenziale e/o di fragilità socio-sanitaria, laddove la semplice lettera di dimissione da portare al medico curante non è sufficiente. Dimissioni difficili o pazienti cronici per i quali attivare interventi mirati, assicurando un approccio terapeutico post-acuzie personalizzato, senza soluzione di continuità, omogeneo e coerente nei diversi setting assistenziali.
Nuovo Modello Organizzativo per il Benessere del Paziente
Si realizza così un nuovo modello organizzativo, coerente con la riforma del sistema territoriale del DM 77/2022 e gli interventi di riordino dalla Regione Lazio, oltreché con gli obiettivi del PNRR, che da una parte favorisce il benessere del paziente e, dall’altra, riduce la pressione sulle strutture ospedaliere ad alta specializzazione, prevenendo gli effetti indesiderati di un prolungato ricovero, come disorientamento e dissociazione, ma anche accessi ripetuti in Pronto Soccorso e un re-ricovero del paziente.
Le Dichiarazioni dei Dirigenti
“Superiamo un modello di assistenza frammentata che non soddisfa i bisogni dei nostri pazienti e non rende sostenibile il sistema. Implementiamo un modello operativo di concertazione e condivisione di percorsi assistenziali ospedale-territorio – commenta Daniela Donetti, Direttore Generale dell’AOU Sant’Andrea - che, grazie all’interazione sinergica di professionisti e interventi personalizzati, garantisce il giusto setting assistenziale al paziente e limita la degenza ospedaliera alla sola fase acuta”.
“Sono particolarmente orgoglioso di questo accordo con il quale anticipiamo alcuni percorsi che prevedono un cambiamento culturale nei confronti dell’approccio ai servizi socio-sanitari sia per i pazienti che per gli operatori – dichiara il Commissario straordinario della ASL Roma 1, Giuseppe Quintavalle - Presa in carico, integrazione socio sanitaria, case manager delle persone sole, tenendo ben presente che oggi, la solitudine, è una patologia che diventa sempre più malattia, con i modelli attuali non sempre riusciamo a dare una risposta a questi bisogni, di qui la necessità di un cambiamento, di una azione culturalmente forte, di un cambio di paradigma”.
“Per la Asl Roma 4 la stipula di questo protocollo è di fondamentale importanza per dare risposte di cura adeguate agli utenti del territorio del distretto 4, un distretto molto popoloso e del tutto privo di strutture ospedaliere per acuti, in cui quindi i cittadini, per ovvie ragioni geografiche scelgono i più vicini ospedali romani rispetto alle strutture ospedaliere di Bracciano e Civitavecchia, più lontane e difficilmente raggiungibili - afferma Cristina Matranga, Direttore Generale della Asl Roma 4. Questo protocollo, quindi, grazie alla sinergia tra Aziende Sanitarie, consente di garantire percorsi istituzionali di presa in carico dei pazienti che necessitano di cure ospedaliere o che dall’Ospedale devono essere dimessi e ricollocati in diversi setting assistenziali. Desidero ringraziare tutti i colleghi delle altre Aziende che hanno partecipato a questo tavolo, ed in particolare la Dott.ssa Daniela Donetti che si è fatta promotrice di questa iniziativa”.
"Siamo molto soddisfatti di questo accordo con cui mettiamo a sistema servizi e professionalità diversi e complementari - chiude Giorgio Giulio Santonocito, Direttore Generale dell’ASL Roma 5 - ottimizzando i percorsi assistenziali, l'assistenza domiciliare, il tracciamento e il monitoraggio nel passaggio da un setting ad un altro, l'assistenza ai pazienti cronici e performando le attività di screening. Garantiamo così continuità ed equità assistenziale, ma anche effettiva integrazione tra assistenza sanitaria e socio-sanitaria".
Temi trattati: Rete ospedale-territorio, Continuità assistenziale, Centrali Operative, Transitional care, Percorsi di dimissione e ricovero, Modello organizzativo, Pazienti cronici, Fragilità socio-sanitaria, PNRR, Riforma del sistema territoriale.
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Glossario tecnico
- Patto tra aziende sanitarie: Accordo formale tra diverse aziende sanitarie con l'obiettivo di collaborare per migliorare i percorsi di assistenza e la gestione dei pazienti tra ospedali e territorio.
- Continuità assistenziale: Un'attenta gestione delle cure e dell'assistenza fornita al paziente durante il passaggio tra diverse strutture sanitarie, come ad esempio dall'ospedale al domicilio o viceversa.
- Transitional care: Un approccio assistenziale mirato a fornire una transizione graduale e sicura del paziente tra diverse fasi di cura, specialmente durante il periodo di dimissione dall'ospedale.
- Centrali Operative: Team multiprofessionali che coordinano i processi di ricovero e dimissione del paziente, facilitando la comunicazione tra diverse strutture sanitarie.
- Setting assistenziale: Ambito o livello di assistenza sanitaria in cui il paziente riceve cure e trattamenti.
- Casi complessi: Pazienti con situazioni cliniche o bisogni assistenziali particolarmente difficili o complessi da gestire.
- Fragilità socio-sanitaria: Condizione in cui il paziente è vulnerabile dal punto di vista sia sanitario che sociale, richiedendo un intervento personalizzato.
- DM 77/2022: Decreto Ministeriale emesso nel 2022, che regolamenta le norme e le procedure per la riorganizzazione del sistema sanitario territoriale.
- PNRR: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un piano strategico varato dal governo italiano per la crescita e lo sviluppo del paese, incluso il settore della sanità.
- Integrazione socio-sanitaria: Lavoro sinergico tra servizi sanitari e servizi sociali per garantire una presa in carico completa e integrata del paziente.
- Benessere del paziente: Fornire cure appropriate e personalizzate per migliorare la salute e il benessere generale del paziente.
- Assistenza domiciliare: Fornire cure mediche e assistenza al paziente direttamente presso il domicilio, quando possibile.
- Screening: Pratica di individuazione precoce di specifiche malattie o condizioni di salute attraverso test o esami.
- Modello organizzativo: Struttura e modalità organizzative adottate per gestire l'assistenza sanitaria in modo efficace ed efficiente.
- Re-ricovero del paziente: Un nuovo ricovero ospedaliero necessario dopo la dimissione del paziente a causa di complicazioni o altri problemi di salute.
- Rete ospedale-territorio: Una collaborazione organizzata tra ospedali e servizi territoriali per fornire cure integrate e appropriate ai pazienti in tutte le fasi del loro percorso assistenziale.
- Cambiamento culturale: Riferimento alla necessità di modificare le attitudini e le pratiche esistenti in ambito sanitario per ottenere un approccio più integrato e centrato sul paziente.









