
UNIPR - Cucina Italiana: Candidatura a Patrimonio UNESCO - Le Ragioni e il Futuro
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Parma, Italia - Oggi si è tenuto il primo convegno ufficiale dopo l'annuncio della candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. L'evento, intitolato "La cucina italiana patrimonio Unesco?", è stato organizzato dall'Università di Parma in collaborazione con la Fondazione "Parma, Città Creativa Unesco per la Gastronomia" e il Comune di Parma.
Durante il convegno, sono state illustrate le ragioni di questa candidatura che rappresenta il primo passo di un lungo processo di valutazione che dovrebbe concludersi entro la fine del 2025. La cucina italiana è un vero e proprio patrimonio che racchiude saperi, competenze ed esperienze uniche. Ora, si cerca un riconoscimento ufficiale dell'UNESCO per preservare e valorizzare questa ricchezza culturale.
Il Rettore Paolo Andrei, nell'apertura dell'evento, ha sottolineato l'importanza strategica del settore alimentare per l'Università di Parma, situata nel cuore della Food Valley. L'ateneo si pone come punto di riferimento per gli studi legati al cibo e alla nutrizione, consapevole del ruolo fondamentale che le filiere agroalimentari svolgono nello sviluppo economico e nella creazione di una strategia territoriale. La candidatura della cucina italiana rappresenta un'opportunità per valorizzare il know-how accumulato nel tempo da Parma e dalla sua Università.
Il Sindaco Michele Guerra ha evidenziato il valore culturale della cucina italiana e ha invitato tutte le città italiane a seguire l'esempio di Parma nel presentare i propri dossier per preservare e promuovere il patrimonio gastronomico nazionale. Secondo il Sindaco, la cucina italiana fa parte integrante della cultura italiana e deve essere considerata come tale.
La candidatura, approvata dal Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana UNESCO, ha ricevuto il sostegno di tre importanti comunità: l'Accademia italiana della cucina, fondata nel 1953 e con sedi in tutto il mondo; la Fondazione Casa Artusi, che promuove la cucina di casa italiana secondo le tradizioni di Pellegrino Artusi; e "La Cucina Italiana", la più antica rivista gastronomica ancora in circolazione. Queste organizzazioni hanno contribuito al dossier di candidatura presentato all'UNESCO.
Nel dossier ufficiale, la cucina italiana viene descritta come un insieme di pratiche sociali, riti e gestualità che riflettono la diversità bioculturale del Paese. È un mosaico di tradizioni che si basa sulla condivisione e sul confronto durante la preparazione e il consumo del pasto. Le particolarità locali si integrano e si diffondono, creando un patrimonio collettivo unico.
Durante il convegno, coordinato dal professor Stefano Magagnoli dell'Università di Parma, sono intervenuti esperti del settore, tra cui Giovanna Frosini dell'Università per Stranieri di Siena, che ha parlato dell'italiano del cibo. Le testimonianze delle tre comunità promotrici, rappresentate da Laila Tentoni della Fondazione Casa Artusi, da Maddalena Fossati, direttrice de "La Cucina Italiana", e da Giovanni Ballarini, presidente onorario dell'Accademia italiana della cucina, hanno contribuito a illustrare le ragioni di questa candidatura.
L'importante ruolo svolto dalla Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, nata nel 2017 dopo la nomina di Parma a Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, è stato sottolineato durante il convegno. La Fondazione si impegna nella diffusione della cultura enogastronomica di Parma coinvolgendo istituzioni pubbliche e private, operatori economici e la popolazione locale. Il sostegno alla candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'UNESCO fa parte degli obiettivi della Fondazione.
Secondo Massimo Spigaroli, presidente della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, le eccellenze culinarie italiane sono gli ambasciatori del nostro Paese nel mondo, rappresentando non solo una fonte di nutrimento, ma anche cultura, arte e tradizione.
La candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO rappresenta un importante riconoscimento per il Paese e per le comunità che contribuiscono a preservare e promuovere questa tradizione culinaria. Ora, bisognerà attendere il risultato finale dell'iter di valutazione entro il 2025, sperando che questa importante ricchezza culturale possa essere ufficialmente riconosciuta e protetta dall'UNESCO.
L'articolo offre un'approfondita panoramica sulla candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO. I motivi e le ragioni di questa candidatura sono state illustrate durante un convegno all'Università di Parma, dove esperti del settore hanno evidenziato l'importanza della cucina italiana come espressione culturale e come elemento di identità per il Paese. La candidatura è stata promossa da tre comunità promotrici e ha ricevuto il supporto della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy.
Tabella delle date:
Data | Evento |
---|---|
2023 | Presentazione della candidatura della cucina italiana a Parma |
2025 (previsto) | Conclusione dell'iter di valutazione da parte dell'UNESCO |
Temi trattati: cucina italiana, patrimonio culturale immateriale, UNESCO, Università di Parma, Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, candidatura, tradizioni culinarie, diversità bioculturale, know-how, condivisione, confronto, cultura italiana.
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Glossario tecnico:
- Cucina italiana: rappresenta l'insieme di pratiche culinarie, tradizioni e conoscenze che caratterizzano la cucina italiana.
- Patrimonio culturale immateriale: comprende le tradizioni, le pratiche, le espressioni e le conoscenze che le comunità, i gruppi e, in alcuni casi, gli individui riconoscono come parte del proprio patrimonio culturale.
- UNESCO: Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, che promuove la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale a livello internazionale.
- Università di Parma: istituzione accademica situata a Parma, nota per la sua eccellenza nelle ricerche nel settore alimentare e della nutrizione.
- Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy: organizzazione nata con l'obiettivo di promuovere la cultura enogastronomica di Parma dopo la sua nomina a Città Creativa UNESCO per la Gastronomia.
- Dossier di candidatura: documento che contiene tutte le informazioni e le motivazioni per la candidatura di un elemento al riconoscimento UNESCO.
- Comunità promotrici: organizzazioni e istituzioni che promuovono la candidatura e sostengono il riconoscimento di un elemento come patrimonio culturale immateriale.
- Know-how: conoscenze, competenze e esperienze acquisite nel corso del tempo.
- Bioculturalità: concetto che indica la connessione tra la diversità biologica e la diversità culturale di un territorio.
- Iter di valutazione: processo di analisi e valutazione delle candidature che l'UNESCO deve seguire per decidere se un elemento può essere riconosciuto come patrimonio culturale immateriale.
- Stakeholder: parti interessate coinvolte in un processo o un progetto.
- Promozione culturale: attività finalizzata alla valorizzazione e alla diffusione della cultura.
- Gastronomia: l'arte o la scienza del buon cibo e della buona cucina.
- Ricchezza culturale: patrimonio di valori, tradizioni, espressioni artistiche e culinarie che caratterizzano una cultura o una comunità.









