
Diritti umani nel 2023: priorità dell'UE nelle sedi delle Nazioni Unite
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Le Nazioni Unite hanno diverse organizzazioni e agenzie competenti in materia di diritti umani. Tra queste:
- L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), che ha il mandato di promuovere e proteggere i diritti umani a livello globale e di fornire assistenza tecnica e supporto ai governi e alle organizzazioni della società civile.
- Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNHRC), che ha il compito di monitorare la situazione dei diritti umani nei vari Paesi del mondo e di elaborare rapporti e raccomandazioni sulla base dei dati raccolti.
- La Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti dell'Uomo (UNCHR), che ha lo stesso mandato del Consiglio per i Diritti Umani.
- L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (UNHCO), che ha il compito di fornire assistenza tecnica e supporto ai governi e alle organizzazioni della società civile in materia di diritti umani.
Nel 2023 ricorre il 75º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Nel 2023 si celebra il 75º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. La Dichiarazione rappresenta un documento fondamentale per la promozione e la protezione dei diritti umani in tutto il mondo, e ha ispirato numerose convenzioni internazionali sui diritti umani. Il 75º anniversario sarà un'importante occasione per riflettere sull'importanza dei diritti umani e per riaffermare l'impegno a promuoverli e proteggerli.
Conclusioni del Consiglio sulle priorità dell'UE nelle sedi delle Nazioni Unite competenti in materia di diritti umani nel 2023.
- Nel 2023 ricorre il 75º anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. L'UE ribadisce il suo impegno inequivocabile a rispettare, proteggere e garantire tutti i diritti umani e a difenderne l'universalità. L'UE è unita nel suo fermo sostegno al sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite e continuerà a sostenere, difendere e promuovere attivamente tutti i diritti umani come una priorità della sua azione esterna. L'UE è a favore di un'ONU forte ed efficiente, in grado di rispondere alle sfide del 21º secolo, appoggia la relazione sull'"agenda comune" del segretario generale delle Nazioni Unite e chiede un finanziamento adeguato del sistema dei diritti umani delle Nazioni Unite. Nello spirito della Dichiarazione e del Programma d'azione di Vienna adottati 30 anni fa, l'UE ribadisce che i diritti umani, siano essi civili, culturali, economici, politici o sociali, sono universali, indivisibili, interdipendenti e interconnessi. L'UE continua a chiedere l'ampia ratifica e l'attuazione del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici e del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali, nonché di altre convenzioni in materia di diritti umani.
- L'UE accoglie con favore la nomina di un nuovo Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, sostiene fermamente il suo mandato e invita tutti gli Stati a rispettarne l'indipendenza e a cooperare pienamente con l'Alto Commissario e con il suo Ufficio, garantendo nel contempo finanziamenti adeguati. Sottolinea l'importanza del lavoro svolto sul campo dall'Ufficio dell'Alto Commissario per aiutare gli Stati a rafforzare i rispettivi quadri nazionali in materia di diritti umani. L'UE invita tutti gli Stati a partecipare pienamente al sistema dei diritti umani, compresi il Consiglio dei diritti umani e i titolari di mandato delle procedure speciali e di altri mandati, sia tematici che specifici per paese, gli organi previsti dal trattato e l'esame periodico universale.
- L'UE continuerà a cooperare con tutte le regioni del mondo, a impegnarsi in buona fede per migliorare la situazione dei diritti umani, prevenire e porre fine alle violazioni e agli abusi dei diritti umani e chiamare i responsabili a rispondere delle loro azioni. L'UE si impegna a collaborare con i membri delle Nazioni Unite per sottolineare che il rispetto dei diritti umani è un elemento essenziale di una società resiliente, inclusiva e democratica. Così facendo, mira a garantire che le sedi delle Nazioni Unite competenti in materia di diritti umani perseguano un programma tematico globale e continuino ad affrontare le violazioni e gli abusi più gravi dei diritti umani, ovunque e da chiunque siano commessi. L'UE si avvarrà di tutti gli strumenti a sua disposizione, compreso il regime globale di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani, al fine di produrre un cambiamento e migliorare la situazione dei diritti umani in tutto il mondo.
- L'UE inviterà ripetutamente gli Stati di tutto il mondo a garantire il corretto funzionamento delle istituzioni democratiche, il rispetto dello Stato di diritto e dei principi del buon governo e l'indipendenza della magistratura, nonché a lottare contro l'impunità. L'UE manterrà il suo impegno a favore della promozione dell'accesso alla giustizia e di un ricorso effettivo per le vittime di violazioni e abusi dei diritti umani. Nel perseguire l'accertamento delle responsabilità, l'UE chiederà indagini indipendenti sulle violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, comprese quelle che possono costituire crimini internazionali, o sosterrà le richieste di altri in merito. L'UE continuerà a promuovere l'universalità dello Statuto di Roma in occasione del suo 25º anniversario e a fornire sostegno politico e finanziario alla Corte penale internazionale (CPI). Manterrà il suo impegno a far sì che gli autori dei crimini internazionali più gravi siano assicurati alla giustizia, conformemente al diritto internazionale.
- Quest'anno, come negli anni precedenti, l'UE farà sentire la sua voce per denunciare le violazioni e gli abusi dei diritti umani ovunque si verifichino e ritiene che il Terzo Comitato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e il Consiglio dei diritti umani rappresentino sedi appropriate per affrontare tali situazioni. Fornirà il suo sostegno a iniziative pertinenti che dovrebbero essere oggetto dell'attenzione del Consiglio dei diritti umani o del Terzo Comitato. Continuerà ad assumere un ruolo guida nelle iniziative riguardanti Afghanistan, Bielorussia, Burundi, RPDC, Eritrea, Myanmar/Birmania ed Etiopia e a incoraggiare quest'ultima nei suoi sforzi per la riconciliazione, l'accertamento delle responsabilità e la giustizia di transizione. Seguirà da vicino le iniziative riguardanti Cambogia, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica del Congo, Georgia, compresa la situazione dei diritti umani nelle regioni georgiane separatiste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud, Iran, Libia, Mali, Nicaragua, territori palestinesi occupati, Somalia, Sud Sudan, Sri Lanka, Sudan, Siria, Venezuela e altre iniziative specifiche per paese, se del caso. L'UE parteciperà attivamente a dialoghi interattivi con i titolari di mandato delle procedure speciali e a dibattiti generali per richiamare l'attenzione sulle situazioni critiche in materia di diritti umani, anche nella Federazione russa e in Cina.
- L'UE continuerà in particolare a condannare con la massima fermezza la guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina e a far sentire la sua voce per denunciare tutte le violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, compresa la violenza sessuale e di genere, derivanti dall'aggressione militare russa. L'UE accoglie con favore e incoraggia gli ulteriori sforzi volti a garantire il pieno accertamento delle responsabilità per i crimini di guerra e gli altri crimini più gravi legati alla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, comprese le modalità per assicurare l'accertamento delle responsabilità per il crimine di aggressione. Sottolinea il proprio sostegno alle indagini del procuratore della Corte penale internazionale e il rinnovo del mandato della commissione d'inchiesta sull'Ucraina da parte del Consiglio dei diritti umani. L'UE esorterà la Russia a rispettare pienamente gli obblighi che le incombono in virtù del diritto internazionale, a porre fine all'aggressione immediatamente e incondizionatamente e a rispettare appieno la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. L'UE continuerà inoltre a invitare le autorità bielorusse a smettere di favorire la guerra di aggressione russa. Continuerà a seguire da vicino la situazione nei territori dell'Ucraina annessi illegalmente dalla Federazione russa, comprese la Repubblica autonoma di Crimea e la città di Sebastopoli, e sosterrà iniziative pertinenti al riguardo.
- Si inasprisce la crisi dei diritti umani in Afghanistan, in particolare per quanto riguarda le donne, le ragazze, le persone appartenenti a minoranze e gruppi etnici e religiosi e le persone LGBTI, sistematicamente private dei loro diritti umani. L'UE condanna la reintroduzione di pene corporali e capitali, nonché la negazione del diritto all'istruzione per le donne e le ragazze afghane e le gravi limitazioni alla loro partecipazione alla vita pubblica e sociale, compreso il divieto di lavorare con ONG. Sosterrà il mandato del relatore speciale incaricato di monitorare la situazione dei diritti umani in Afghanistan e continuerà a sottolineare la responsabilità dei talebani di garantire il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. L'UE continuerà a esprimere il suo sostegno a tutto il popolo del Myanmar/Birmania, compresi i rohingya e altre minoranze, e a chiedere la cessazione di tutti gli atti di violenza commessi dal regime militare del Myanmar in tutto il paese, nonché il rilascio incondizionato e immediato di tutte le persone detenute arbitrariamente, in particolare a seguito del colpo di Stato militare del 2021, e il ripristino del processo democratico con il coinvolgimento di tutte le parti interessate. A tale riguardo, l'UE ribadirà la necessità di accertare le responsabilità di tutte le violazioni dei diritti umani commesse nel paese e continuerà a sostenere il lavoro del meccanismo investigativo indipendente per il Myanmar, invitando tutti i paesi a cooperarvi. L'UE esorterà le autorità iraniane a rispettare i diritti umani, compresi i diritti delle donne e delle ragazze, la libertà di opinione e di espressione, la libertà di religione o di credo e il diritto di riunione pacifica. Esorterà inoltre a porre fine alla repressione delle proteste, a rilasciare tutti i manifestanti non violenti e a garantire il giusto processo a tutti i detenuti. L'UE ribadirà la sua inequivocabile opposizione alla pena di morte, condannerà le recenti condanne a morte pronunciate ed eseguite nel contesto delle proteste in corso in Iran ed esorterà il governo iraniano ad astenersi dal procedere a nuove esecuzioni nonché a cooperare pienamente con la missione indipendente di accertamento dei fatti istituita dal Consiglio dei diritti umani. Continuerà a monitorare e condannare le sistematiche repressioni interne contro la società civile, i difensori dei diritti umani, le voci critiche, i media indipendenti, nonché le persone appartenenti a minoranze — comprese le persone appartenenti a minoranze nazionali — e ad altri gruppi stigmatizzati nella Federazione russa e in Bielorussia ed esorterà le loro autorità a rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali. Continuerà inoltre a chiedere alla Bielorussia il rilascio immediato e incondizionato di tutti i prigionieri politici, nonché la loro riabilitazione. L'UE esorterà la Bielorussia a cooperare pienamente con i meccanismi internazionali e regionali di monitoraggio dei diritti umani. Inviterà la Federazione russa a cooperare pienamente con tutte le procedure speciali relative alla situazione dei diritti umani nella Federazione russa. L'UE ribadirà le sue gravi preoccupazioni per la situazione dei diritti umani in Cina, segnatamente nella regione autonoma del Tibet, nella regione autonoma della Mongolia interna, a Hong Kong e nella regione autonoma uigura dello Xinjiang, facendo riferimento alle raccomandazioni della relazione indipendente dell'Alto Commissario sulla situazione dei diritti umani nello Xinjiang. L'UE presterà particolare attenzione al pieno godimento dei diritti umani e all'esercizio delle libertà fondamentali, in particolare le libertà di espressione, associazione e riunione pacifica, la libertà di religione o di credo, nonché alla tutela dei diritti delle donne e delle ragazze, alla salvaguardia dell'identità culturale e alla cessazione del ricorso al lavoro forzato. Continuerà inoltre a monitorare attentamente i singoli casi di difensori dei diritti umani che destano preoccupazione. Esorterà il governo cinese e le autorità di Hong Kong a ripristinare il pieno rispetto dello Stato di diritto e dei diritti umani. L'UE chiederà di porre fine alle violazioni del diritto internazionale umanitario e alle violazioni e agli abusi dei diritti umani da parte di tutte le parti coinvolte nel conflitto in Siria, in particolare da parte del regime e dei suoi alleati, e ribadirà che una soluzione politica inclusiva basata sulla risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è l'unica via verso una pace sostenibile. L'UE accoglie con favore la relazione del Segretario generale delle Nazioni Unite che raccomanda l'istituzione di un nuovo organismo internazionale sulle persone scomparse in Siria e esaminerà positivamente le proposte a sostegno di tale meccanismo. Inoltre, la Turchia, in quanto paese candidato all'adesione all'UE e membro di lunga data del Consiglio d'Europa, dovrebbe rispettare i suoi rispettivi impegni.
- Nel contesto del 25º anniversario della dichiarazione sui difensori dei diritti umani, l'UE moltiplicherà gli sforzi per sostenere i difensori dei diritti umani e coopererà strettamente nei consessi delle Nazioni Unite con la società civile e i difensori dei diritti umani nell'accezione più ampia, comprese le organizzazioni guidate da donne e da giovani. L'UE continuerà a difendere e promuovere la piena e significativa partecipazione della società civile in tutti i consessi delle Nazioni Unite. Condannerà fermamente qualsiasi forma di rappresaglia contro i difensori dei diritti umani e le organizzazioni della società civile che cooperano, cercano di cooperare o hanno cooperato con il sistema delle Nazioni Unite. Continuerà a sostenere il lavoro svolto al riguardo dal sottosegretario generale delle Nazioni Unite per i diritti umani. Sarà un attore di primo piano nella promozione di un ambiente sicuro e costruttivo per la società civile e i difensori dei diritti umani, compresi quelli attivi in esilio, e continuerà a condannare qualsiasi minaccia o attacco nei loro confronti. Saranno oggetto di particolare attenzione le minacce emergenti nei confronti dei difensori dei diritti umani, come la sorveglianza online illecita, nonché la repressione transnazionale. L'UE si concentrerà segnatamente sui rischi specifici cui devono far fronte alcune categorie di difensori dei diritti umani che sono spesso oggetto di discriminazione, di violenze e molestie, sia online che offline, in particolare i difensori dei diritti umani di sesso femminile, i difensori dei diritti umani impegnati in questioni ambientali, fondiarie e indigene, i difensori dei diritti delle persone LGBTI e coloro che difendono i diritti del lavoro. Si opporrà inoltre alle misure giuridiche e amministrative che riducono lo spazio civico, quali gli ostacoli alla registrazione delle ONG, le restrizioni all'accesso alle risorse, le norme onerose in materia di controllo e gli obblighi di rendicontazione onerosi. Collaborerà strettamente con l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e con le procedure speciali per garantire che le voci della società civile e dei difensori dei diritti umani siano ascoltate.
- L'UE continuerà a promuovere e tutelare il diritto alla libertà di opinione e di espressione, sia online che offline, nonché la libertà dei media, e a condannare le molestie, le minacce e gli attacchi contro giornalisti, blogger e altri operatori dei media. Rafforzerà il sostegno alla pluralità e all'indipendenza dei media e ricorderà che è responsabilità degli Stati garantire che la legislazione, le politiche e le azioni nazionali in materia di informazione siano conformi agli obblighi che incombono loro in virtù del diritto internazionale dei diritti umani. Continuerà a mettere in guardia contro il rafforzamento del controllo statale sullo spazio online, a tutelare i processi democratici e a garantire un approccio basato sui diritti umani ed esteso a tutta la società nel contrasto proattivo della disinformazione e della manipolazione delle informazioni da parte di attori stranieri. Rafforzerà inoltre la sua azione per difendere la libertà accademica. Continuerà a proteggere e promuovere la libertà di riunione e di associazione e a condannare le intimidazioni, le minacce e le violenze nei confronti di manifestanti pacifici.
- L'UE manterrà il suo impegno a favore della promozione e della tutela del diritto alla libertà di religione o di credo per tutti in tutto il mondo. Condannerà discriminazioni, intolleranza, violenza e persecuzioni fondate sulla religione o il credo contro o da parte di qualsiasi persona. Promuoverà e tutelerà il diritto di tutti di professare o meno una religione o un credo, di manifestare o cambiare la propria religione o il proprio credo, condannando nel contempo la criminalizzazione dell'apostasia e l'abuso delle leggi sulla blasfemia. Continuerà a sostenere il dialogo interreligioso quale strumento efficace per promuovere i diritti umani. Collaborerà attivamente con il relatore speciale delle Nazioni Unite sulla libertà di religione o di credo e ne sosterrà il mandato.
- L'UE continuerà a condannare l'uso della tortura e di altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti in tutto il mondo. Denuncerà gli arresti e le detenzioni arbitrari e sosterrà ulteriormente il monitoraggio indipendente delle carceri e degli altri luoghi di privazione della libertà e il miglioramento del trattamento e delle condizioni di detenzione delle persone private della libertà, in linea con gli obblighi e le norme internazionali. Ribadirà inoltre l'invito a procedere all'ampia ratifica e all'attuazione effettiva della convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e del relativo protocollo opzionale. Nell'ambito dei suoi sforzi volti a eliminare la tortura a livello mondiale, l'UE continuerà a promuovere l'Alleanza per un commercio libero da tortura e prenderà in considerazione ulteriori misure per vietare il commercio di merci utilizzate per la pena di morte e la tortura. Continuerà a opporsi fermamente alla pena di morte in tutte le circostanze e caldeggerà la più ampia ratifica possibile del secondo protocollo facoltativo all'ICCPR. Inviterà tutti i paesi che ancora applicano la pena di morte ad abolirla, o a mantenere o introdurre una moratoria come primo passo verso l'abolizione. Incoraggerà gli Stati in cui vige una moratoria a eliminare la pena di morte dal proprio ordinamento giuridico.
- L'UE continuerà a chiedere a tutti gli Stati di rispettare il diritto internazionale dei diritti umani e di concedere alle Nazioni Unite e ai meccanismi di monitoraggio dei diritti umani un accesso incondizionato e senza restrizioni nei loro territori. Rinnoverà altresì il suo appello a tutte le parti coinvolte nei conflitti armati affinché rispettino pienamente il diritto internazionale umanitario e garantiscano un accesso pieno, sicuro, immediato e senza restrizioni all'intero territorio nazionale per la fornitura di aiuti umanitari alle popolazioni in stato di bisogno. L'UE continuerà a esortare le parti coinvolte in conflitti armati ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere i civili e i beni civili. Manterrà il suo appoggio al rafforzamento dell'integrazione dei diritti umani negli sforzi compiuti dalle Nazioni Unite per la pace e la sicurezza. Al fine di proteggere ulteriormente i civili e promuovere un'azione umanitaria basata su principi, sosterrà altresì i partner nell'adozione e nell'attuazione di solidi quadri in materia di rispetto del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario.
- L'UE ribadisce il suo fermo impegno a rispettare, proteggere e realizzare, nonché a promuovere tutti i diritti economici, sociali e culturali, tra cui il diritto all'istruzione, all'alimentazione, all'acqua e ai servizi igienico-sanitari, alla salute, a un alloggio adeguato e a un lavoro dignitoso, e a sostenere le iniziative pertinenti al riguardo. L'UE si impegnerà proattivamente in materia di diritti economici, sociali e culturali in tutte le sue iniziative. Continuerà a prestare particolare attenzione agli aspetti della crisi della sicurezza alimentare connessi ai diritti umani. L'UE continuerà a promuovere il diritto all'istruzione, compresi l'istruzione in materia di diritti umani e l'apprendimento permanente, l'interrelazione con l'agenda digitale, l'inclusione sociale e digitale, la parità di genere e l'emancipazione di tutte le donne e la non discriminazione. Continuerà a promuovere gli aspetti della protezione del patrimonio culturale.
- L'UE promuoverà attivamente i diritti umani universali e le libertà fondamentali, lo Stato di diritto e i principi democratici nello spazio digitale. Promuoverà un approccio alle nuove tecnologie digitali basato sui diritti umani, anche per quanto riguarda l'intelligenza artificiale (IA). L'UE continuerà a impegnarsi attivamente nei consessi delle Nazioni Unite per richiamare l'attenzione sulle opportunità e sull'impatto delle tecnologie digitali nuove ed emergenti sui diritti umani. Continuerà a lavorare con l'OHCHR e con altri partner per l'attuazione della tabella di marcia per la cooperazione digitale del segretario generale delle Nazioni Unite, compreso l'Ufficio dell'inviato per le tecnologie, e per l'elaborazione del patto digitale globale. L'UE sosterrà una rete internet aperta, libera, interoperabile, affidabile e sicura e continuerà a richiamare l'attenzione sull'impatto delle chiusure di internet, della censura online e della sorveglianza online illecita. Continuerà a chiedere la protezione dello spazio civico online, a rafforzare la protezione dei dati e a combattere la disinformazione e la criminalità informatica.
- L'UE continuerà a sostenere misure volte ad affrontare l'impatto dei cambiamenti climatici, della perdita di biodiversità e del degrado ambientale sul pieno godimento di tutti i diritti umani e promuoverà l'importante ruolo dei difensori dei diritti umani dei popoli indigeni e ambientali a tale riguardo. Parteciperà attivamente alle discussioni che promuovono il diritto umano a un ambiente pulito, sano e sostenibile e promuoverà l'inclusione e la non discriminazione. Si impegnerà attivamente nell'ambito delle risoluzioni delle Nazioni Unite sul collegamento tra diritti umani, clima e ambiente, anche alla luce dell'esito della COP 27. L'UE sottolinea l'importanza di garantire l'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale.
- L'UE ribadirà la sua posizione secondo cui la piena realizzazione della totalità dei diritti umani per tutti è una condizione preliminare per conseguire uno sviluppo inclusivo e sostenibile. In questo spirito, continuerà a contribuire all'attuazione dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile applicando alla cooperazione allo sviluppo un approccio basato sui diritti umani. Tale approccio, in linea con la posizione comune dell'UE in materia, contribuisce al diritto allo sviluppo che si fonda sulla natura universale, indivisibile, interconnessa, interdipendente e sinergica di tutti i diritti umani, con gli individui come attori centrali, motori e beneficiari del processo di sviluppo. Per quanto riguarda il processo di elaborazione di uno strumento giuridicamente vincolante sul diritto allo sviluppo, l'UE si impegnerà in modo costruttivo, senza pregiudicare la sua posizione finale di rendere il progetto riveduto di convenzione sul diritto allo sviluppo pienamente conforme alle norme internazionali in materia di diritti umani.
- L'UE promuoverà e potenzierà con determinazione gli sforzi internazionali a favore della parità di genere, del progresso e del pieno godimento di tutti i diritti umani da parte di tutte le donne e ragazze e della loro emancipazione, conformemente ai suoi impegni internazionali, anche attraverso l'integrazione della parità di genere nei contesti nazionali e tematici. L'UE continuerà a promuovere l'integrazione di una prospettiva di genere nelle iniziative in materia di pace e sicurezza, anche attraverso l'attuazione della risoluzione 1325 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su donne, pace e sicurezza e delle risoluzioni successive. Si avvarrà di ogni occasione in tutti i consessi pertinenti, comprese la Commissione sulla condizione femminile e la Commissione sulla popolazione e lo sviluppo, per ribadire e onorare tali impegni, e sottolinea la necessità di un approccio ambizioso e trasformativo al fine di affrontare le cause profonde e i fattori di rischio della disparità di genere, della discriminazione e della violenza nei confronti delle donne e delle ragazze. L'UE continuerà a porre al centro dei suoi sforzi la prevenzione e l'eliminazione di tutte le forme di violenza sessuale e di genere, sia online che offline, compresa la violenza domestica e da parte di un partner intimo, i matrimoni infantili, precoci e forzati, le mutilazioni genitali femminili e altre pratiche lesive nei confronti delle donne e delle ragazze, e incoraggerà gli sforzi di tutta la società per coinvolgere uomini e ragazzi, in qualità di alleati e beneficiari dell'uguaglianza di genere, nell'eliminazione della violenza sessuale e di genere e di tutte le disuguaglianze di genere, nella lotta contro le leggi e le norme sociali discriminatorie e contro gli stereotipi di genere. Il Consiglio ricorda il suo impegno a sostenere la partecipazione paritaria, piena, effettiva e significativa delle donne e dei giovani, in tutta la loro diversità, anche in tutti gli ambiti della vita pubblica e politica, conformemente al piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024.
- L'UE mantiene il proprio impegno a favore della promozione, della protezione e del rispetto di tutti i diritti umani nonché dell'attuazione piena ed efficace della piattaforma d'azione di Pechino, del programma d'azione della Conferenza internazionale sulla popolazione e lo sviluppo (ICPD) e dei risultati delle relative conferenze di revisione, come anche a favore della salute sessuale e riproduttiva e dei relativi diritti in tale contesto. Ciò considerato, ribadisce l'impegno a promuovere, proteggere e rispettare il diritto di ogni individuo ad avere pieno controllo sulle questioni riguardanti la propria sessualità e la propria salute sessuale e riproduttiva, nonché a decidere in modo libero e responsabile al riguardo, senza discriminazioni, coercizioni o violenze. Sottolinea inoltre l'esigenza di garantire l'accesso universale a un'informazione e un'educazione complete, di qualità e a prezzi accessibili in materia di salute sessuale e riproduttiva — compresa un'educazione sessuale esauriente — nonché ai servizi sanitari.
- L'UE continuerà a opporsi fermamente e a intensificare la lotta contro tutte le forme di discriminazione, con particolare attenzione alle discriminazioni multiple e intersezionali, comprese quelle fondate su sesso, razza, origine etnica o sociale, religione o credo, opinioni politiche o di altra natura, disabilità, età, orientamento sessuale e identità di genere. Ribadisce inoltre il suo impegno a favore dell'uguaglianza e della non discriminazione, nonché del diritto di tutte le persone a godere di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali, e a favore della partecipazione, tra l'altro, di giovani, ragazze e donne, persone con disabilità e persone LGBTI e della protezione di coloro che si trovano in situazioni svantaggiate, di vulnerabilità e di emarginazione, compresi i minori. Si impegnerà in modo costante e costruttivo nell'ambito dei mandati delle Nazioni Unite incentrati sulla lotta alla violenza e a ogni forma di discriminazione e continuerà a fornire un forte sostegno alle attività delle Nazioni Unite a tale riguardo.
- L'UE continuerà a sostenere con determinazione i diritti dei minori. Tale impegno continuerà a costituire un elemento chiave dei suoi sforzi volti a prevenire tutte le forme di violenza contro i minori nonché a promuovere l'accesso universale all'istruzione, con particolare attenzione a quello delle ragazze. L'UE continuerà a prestare particolare attenzione a coloro che si trovano in situazioni di conflitto e post-conflitto e in situazioni svantaggiate, di vulnerabilità e di emarginazione, compresi i minori indigeni e quelli appartenenti a minoranze — minoranze nazionali ed etniche comprese — nonché i minori con disabilità. L'UE sosterrà pienamente i mandati dei rappresentanti speciali del segretario generale per i bambini nei conflitti armati e la violenza contro i minori e vi collaborerà attivamente. Per garantire che i minori possano avere un'esperienza positiva e sicura online e siano protetti dai rischi, è essenziale affrontare efficacemente la violenza contro i minori online, tutte le forme di sfruttamento e abuso, il bullismo online e l'esposizione a contenuti dannosi. L'UE inviterà tutti i partner che non l'hanno ancora fatto a ratificare la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza e incoraggerà e sosterrà la ratifica e l'attuazione dei relativi protocolli opzionali.
- Intensificherà le azioni per garantire il pieno godimento di tutti i diritti umani da parte degli anziani, rafforzare l'assistenza a lungo termine, affrontare la questione della sua qualità e accessibilità, anche economica, e sostenere gli sforzi volti a contrastare la discriminazione basata sull'età e l'ageismo, al fine di garantire una vita dignitosa e il benessere degli anziani, l'equità sociale e la solidarietà intergenerazionale. A tale proposito l'UE collaborerà attivamente con il gruppo di lavoro aperto sull'invecchiamento delle Nazioni Unite.
- È fondamentale difendere i diritti delle persone appartenenti a minoranze. L'UE continuerà a invitare tutti gli Stati a rispettare, proteggere e garantire i diritti umani delle persone appartenenti a minoranze, stabiliti nella Dichiarazione sui diritti delle persone appartenenti alle minoranze nazionali o etniche, religiose e linguistiche. Promuoverà il loro diritto di partecipare in modo efficace alla vita culturale, religiosa, sociale, economica e pubblica. Si opporrà a tutte le forme di istigazione alla violenza o all'odio e all'incitamento all'odio, sia online che offline, salvaguardando al tempo stesso il pieno esercizio del diritto alla libertà di opinione e di espressione. Continuerà inoltre ad affrontare i problemi delle persone appartenenti a minoranze laddove i loro rappresentanti non abbiano accesso o abbiano un accesso limitato per esprimersi direttamente, ad esempio in sede di Consiglio dei diritti umani e di altri consessi pertinenti.
- L'UE continuerà a promuovere i diritti dei popoli indigeni stabiliti nella Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni e nel diritto internazionale dei diritti umani e, a tale riguardo, parteciperà attivamente a tutti i consessi pertinenti in cui tali diritti sono discussi. Continuerà ad impegnarsi attivamente in tutte le iniziative volte a rafforzare la partecipazione piena, effettiva e significativa dei rappresentanti e delle istituzioni dei popoli indigeni agli organi competenti delle Nazioni Unite, compreso il Consiglio dei diritti umani, sulle questioni che li riguardano. Sottolineerà l'importanza di proteggere i difensori dei diritti umani dei popoli indigeni e garantire che possano promuovere i diritti umani senza timore di rappresaglie. Promuoverà la piena, effettiva e significativa partecipazione e leadership delle donne indigene. Sottolineerà l'importanza di fornire ai bambini indigeni l'accesso all'istruzione nella loro lingua e cultura.
- L'UE porterà avanti gli sforzi per partecipare in modo costruttivo a tutte le iniziative relative alla lotta contro il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza a essi connessa a livello mondiale, tenendo presente nel contempo la sua posizione di lunga data sulla necessità di garantire la ratifica universale e la piena ed efficace attuazione della Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, nonché sulla necessità di attuare la dichiarazione e il programma d'azione di #Durban e di semplificare e razionalizzare, ove necessario, i relativi meccanismi di follow-up.
- L'UE intensificherà le azioni volte a difendere il diritto internazionale dei diritti umani e i relativi principi nonché il diritto internazionale umanitario e il diritto dei rifugiati in relazione ai rifugiati, agli sfollati interni e ai migranti, prestando particolare attenzione ai minori, agli anziani, alle donne e alle altre persone in situazioni di vulnerabilità. Continuerà a offrire opportunità di percorsi legali di migrazione, nel pieno rispetto delle competenze nazionali e a invitare tutti gli Stati a prevenire la tratta e il traffico di esseri umani, a proteggere le vittime, a mantenere un approccio attento alle problematiche di genere e alle esigenze dei minori e ad assicurare il perseguimento effettivo dei responsabili. Continuerà a condannare con forza la strumentalizzazione di rifugiati e di migranti avallata dallo Stato a fini politici da parte di paesi terzi e ad adoperarsi per contrastare tali attività, sempre nel pieno rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.
- Il terrorismo, l'estremismo violento e la criminalità organizzata costituiscono una grave minaccia per la pace e la sicurezza. L'UE esorta tutti gli Stati a garantire che la risposta ai reati di terrorismo e alla criminalità organizzata rispetti pienamente il diritto internazionale, in particolare il diritto internazionale dei diritti umani, il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale dei rifugiati. La lotta al terrorismo comprende indagini e azioni penali adeguate per i casi di terrorismo nel pieno rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto, attribuendo importanza centrale alle vittime e tutelandone e promuovendone i diritti. L'UE sosterrà la costante promozione di una partecipazione attiva e significativa delle donne agli sforzi di prevenzione e lotta al terrorismo.
- L'UE continuerà a cooperare con l'OHCHR e il gruppo di lavoro delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani per promuovere l'attuazione dei principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani a livello mondiale. Continuerà a sostenere l'adozione di piani d'azione nazionali e a sviluppare un quadro globale dell'UE per l'attuazione dei principi guida, prendendo come riferimento la relativa tabella di marcia su imprese e diritti umani per il prossimo decennio. Rafforzerà il suo impegno nei consessi delle Nazioni Unite e parteciperà attivamente alle discussioni delle Nazioni Unite su uno strumento giuridicamente vincolante in materia di imprese e diritti umani, ed è pronta a collaborare con la presidenza del gruppo di lavoro intergovernativo aperto e con il gruppo degli amici della presidenza, nonché con altri partner, al fine di esplorare modalità per realizzare uno strumento consensuale in grado di migliorare efficacemente la protezione delle vittime e creare condizioni di parità a livello mondiale.









