
SKYTRAM e Tram Volanti: Genova nel futuro!
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SKYTRAM sistema di tram aereo a Milano, no non è ancora stato implementata questa tecnologia in Lombardia.
La rete dei mezzi di trasporto pubblico a Milano è composta principalmente da autobus, tram, metropolitana e treni regionali. Tuttavia, ci sono progetti in fase di studio per l'espansione della rete di trasporto pubblico e potrebbe essere introdotto un sistema di tram aereo in futuro.
La rete dei mezzi di trasporto pubblico a Genova è composta principalmente da autobus, tram, funicolari e ascensori. Tuttavia, come a Milano, ci sono progetti in fase di studio per l'espansione della rete di trasporto pubblico e Genova pare abbia messo le mani avanti in tal senso.
È un fatto che in termini di investimenti si avvicina al valore di 1,5 miliardi di euro l’ambizioso piano di rivoluzione della mobilità, in chiave sostenibile, messo in pista dal Comune di Genova, gran parte del quale dovrebbe essere compiuto entro il 2026. Un progetto che spazia dagli autobus elettrici ai prolungamenti dell’esistente linea metropolitana, comprendendo anche due mezzi molto innovativi come lo skytram della Val Bisagno e il people mover pensato per collegare l’aeroporto Cristoforo Colombo con la collina degli Erzelli, dove sta sorgendo il polo tecnologico e scientifico di Genova.
Già lo scorso 11 Ottobre del 2021 Genova indicava chiaramente la sua intenzione nell'andare in questa direzione. Al Blue District l'evento organizzato dall' ASviS-Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.
Raggiungere gli obiettivi definiti nell’agenda globale per lo sviluppo sostenibile dalle Nazioni Unite per il 2030 e i target del new deal europeo declinati nella transizione ecologica.
Questi i temi al centro del convegno “Transizione ecologica e sostenibilità: Genova a confronto sul futuro al 2030 e 2050” che si è tenuto lunedì 11 ottobre al Genova del 2021. Blue district, organizzato, dell'ASviS- Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile.
“Per traguardare gli obiettivi dell’agenda 2030 occorre lavorare tutti insieme – spiega Matteo Campora -, creando una circolarità di progetti che abbraccino i trasporti, le infrastrutture, la gestione dei rifiuti e delle acque con la cultura, il turismo, la riqualificazione di aree cittadine quali il centro storico e la Valpolcevera, così fortemente colpita dal crollo del Ponte Morandi”.
Far diventare il centro storico di Genova, il più grande d’Europa, un luogo più vivibile, dotato dei migliori servizi per cittadini, famiglie, anziani, bambini e turisti, un vero biglietto da visita della nostra città: tutto questo è il Piano Caruggi che l’assessore Paola Bordilli ha esposto, sottolineando l’importanza che questo piano riveste per raggiungere i target dell’agenda 2030.
La mobilità in città sarà sempre più ecosostenibile, con la trasformazione del parco autobus in elettrico, la realizzazione dei quattro assi di forza del trasporto locale, le piste ciclabili per una mobilità alternativa e green, lo skytram della Valbisagno senza dimenticare il prolungamento della metropolitna a la costruzione della nuova fermata a piazza Corvetto: questo è il futuro prossimo che nel 2021, come ha detto l’assessore Matteo Campora “porterà la nostra città a una mobilità sostenibile, sicura, confortevole e veloce”.
Su questo tipo di mobilità "viaggia lo sviluppo del turismo in città", come ha spiegato Laura Gaggero, assessore allo Sviluppo Economico Turistico e Marketing Territoriale, che ha parlato di “Turismo sostenibile tra tutela e innovazione”: l’innovazione è portare a tutti, comprese le persone ipovedenti, la possibilità di conoscere le bellezze di Genova.
Anche l'assessore Barbara Grosso, nel raccontare l’esperienza dei Rolli Days online che, nel 2020 in piena pandemia ha fatto conoscere a milioni di persone il patrimonio culturale genovese, ha posto l’accento sull’interconnessione tra la cultura e il turismo.
Infine, l’importanza strategica della transizione digitale come fattore abilitante della transizione ecologica: Alfredo Viglienzoni, direttore della Direzione Tecnologie digitalizzazione e Smart City, ha raccontato quanto il Comune di Genova sta facendo per rendere realtà la transizione digitale ed ecologica. L'idea forte è "unico cittadino - unica PA": zero carta e utilizzo di piattaforme online come Segnalaci per comunicarre guasti in città o il Fascicolo del cittadino per fare le iscrizioni a scuola, pagare la Tari o scegliere il menù della mensa scolastica. "Con un occhio di riguardo alle persone che non sono digitalizzate - ha concluso Viglienzoni -, soprattutto in una città come Genova dove vi sono più di 60 mila over ottanta: saranno supportati nel loro rapporto con il Comune".
Nel portale del comune sempre nel periodo di Dicembre 2021 viene riportato: Queste sono solo le opere infrastrutturali ed è qualcosa che a Genova non è mai accaduto. Siamo riusciti a fare il trasporto gratuito tenendo conto dei numeri e tengo a sottolineare che, in quattro anni e mezzo, non c’è stata alcuna azienda partecipata o fondazione che sia andata in rosso.
nel 2020 esattamente il 23 dicembre, il comune riporta descrive il progetto: “ #NewsSkytram della Valbisagno, scelto il progetto per la Metro da Brignole a Molassana”. Otto stazioni e sei chilometri e mezzo di sviluppo. Potrà trasportare più di 5mila passeggeri l’ora.
Il nuovo #Skytram collegherà Brignole a Molassana e sarà in grado di trasportare almeno 5mila passeggeri all'ora e di migliorare sensibilmente il trasporto pubblico in Valbisagno. La giunta comunale ha riconosciuto l’interesse pubblico del project financing per la progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di una nuova linea di metropolitana tra Brignole e Molassana, su sede dedicata e sopraelevata rispetto al piano viario. La linea correrà in sponda destra da Brignole a Marassi e in sponda sinistra da Marassi a Molassana.
All’amministrazione comunale erano pervenute due proposte, entrambe sottoposte a disamina tecnica da parte della Direzione Progetti per la Città del Comune di Genova. La Giunta ha approvato la “Valutazione Finale delle Proposte” del 20.11.2020, secondo cui solo la proposta presentata dal costituendo RTI Itinera S.p.A.-Alstom Ferroviaria S.p.A. -Meridiam Investments S.a.S. è risultata connotata da caratteristiche specifiche, intrinseche e peculiari, che ne garantiscono una idonea valenza trasportistica.
“Da quando siamo arrivati al governo della città abbiamo studiato le migliori soluzioni per risolvere un problema che pesa sulla Valbisagno da decenni – osserva il sindaco Marco Bucci –: un trasporto pubblico efficiente, rapido e moderno che colleghi i quartieri della vallata con il centro della città e che abbia un basso impatto sulla viabilità ordinaria e sull’ambiente. La risposta a cui siamo arrivati è lo Skytram che rappresenta una fetta determinante del futuro del trasporto pubblico a Genova. La nuova linea è stata studiata per ottimizzare al massimo l’integrazione dell’opera nel contesto urbano, grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate. La cantierizzazione dell’opera inciderà in maniera minima sulla vita dei residenti se paragonata alle altre soluzioni che potevano essere prese in considerazione”.
“È un grande progetto quello che presentiamo oggi alla città e auspichiamo che possa essere tra quelli co-finanziati dal Governo – sottolinea l’assessore alla mobilità Matteo Campora –. Questa opera consentirà alla Valbisagno, che ha volumi di traffico molto rilevanti, di connettersi con il resto della città attraverso un asse di collegamento veloce e moderno. Lo skytram aggiunge una corsia, non sottraendo spazio alle linee di comunicazione viaria già esistenti, e rappresenta una vera rivoluzione per la mobilità non soltanto di questa valle, ma dell’intera città”.
“Questa nuova soluzione, fortemente innovativa, è un fiore all’occhiello per Genova e per Amt nello sviluppo di una mobilità sempre più evoluta – dichiara l’amministratore unico di Amt Marco Beltrami –. L’integrazione fra Skytram, asse full-electric e servizi su gomma tradizionali consentirà di fornire agli abitanti della Valbisagno un modello di servizio completamente trasformato, che cambierà abitudini e comportamenti e creerà sicuramente nuova domanda”.
Il progetto
Il tracciato ha uno sviluppo complessivo di 6.500 metri e sono previste 8 stazioni: Brignole, Marassi, Parenzo, Staglieno, Adriatico, Bligny, San Gottardo, Molassana. Il progetto è stato studiato per ottimizzare l’integrazione dell’opera nel contesto cittadino rispettando gli edifici e utilizzando materiali riciclabili. Anche le stazioni sono studiate per facilitare l’accesso e ridurre al minimo gli impatti ambientali grazie a layout ad hoc e all’utilizzo di materiali di pregio. Il viadotto ad “U” sul quale transiteranno i vagoni è stato progettato per contenere il rumore e le vibrazioni. Le pile saranno posizionate in adiacenza alla sponda del torrente Bisagno. L’impatto sulla viabilità urbana, sia in fase di costruzione che in fase di esercizio, sarà minimo e sarà assicurato il mantenimento di tutti i collegamenti stradali esistenti.
Sostanzialmente inalterato anche il numero dei parcheggi lungo gli argini del torrente Bisagno. Altro aspetto importante è rappresentato dal fatto che non ci sarà alcuna alterazione del regime idraulico del corso d’acqua e – durante la fase realizzativa – l’interferenza diretta con l’alveo sarà molto limitata. La proposta presentata dal RTI Itinera-Alstom-Meridiam prevede la gestione della nuova linea, per una durata di 30 anni, e la fornitura dei mezzi necessari all’esercizio.
La nuova linea è prevista a doppio binario per l’intero sviluppo, con scambiatori in prossimità delle stazioni di Brignole e Molassana, per permettere l’inversione di marcia dei convogli, e in prossimità delle stazioni di Staglieno e San Gottardo per garantire maggior flessibilità al sistema in caso di guasti/avarie. Sono previste due vetture motorizzate per ogni treno, ognuno dei quali avrà una capienza complessiva di 280 posti e sarà gestito da un sistema di segnalamento e automazione senza conducente. Il sistema proposto è dimensionato per garantire una capacità di linea pari a 5mila passeggeri all’ora ma è già predisposto per un ampliamento.
I capilinea sono predisposti per la prosecuzione del tracciato da ambo i lati della Linea. L’amministrazione sta già pensando ad estendere la linea fino a Prato per garantire un più efficace interscambio con l’alta Valbisagno e i comuni limitrofi al genovesato. Sono dieci i treni previsti dalla fornitura. Il tempo di percorrenza è di circa 10-11 minuti per la direzione Molassana-Brignole, la frequenza prevista è di tre minuti e mezzo nell'ora di punta, la velocità commerciale sarà pari a circa 37 km/h. L'investimento totale previsto ammonta a circa 580 milioni di euro (IVA esclusa), di cui oltre la metà finanziati dal Raggruppamento Proponente.
Il comune di Genova ha partecipato alla call del MIT per ottenere adeguati finanziamenti per procedere all’evidenza pubblica.
SKYTRAM in Valbisagno
Siamo a Febbraio 2023, attendiamo che ciò sia attuabile anche in altre regioni e città italiane.









