
Progetto FARI 2: Una Rete di Solidarietà per la Salute dei Migranti
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Roma - Si è tenuto presso il Salone del Commendatore di Borgo Santo Spirito il convegno di presentazione dei risultati ottenuti dal Progetto FARI 2 (Formare Assistere Riabilitare Inserire). Fari 2 rappresenta la continuazione di un percorso di riflessione e intervento sulla vulnerabilità psico-sanitaria dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale, avviato con il progetto FARI.
Numerosi sono stati i partner coinvolti, tra cui sette ASL del Lazio, il Centro Astalli, Programma Integra, il Centro Studi di politica Internazionale (CeSPI) e Cittadinanza Attiva. La ASL Roma 1, in qualità di capofila, ha contribuito al rafforzamento delle competenze istituzionali e delle collaborazioni tra gli enti di tutela, al fine di offrire nuovi strumenti di azione. Il progetto, a valenza regionale e cofinanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI), ha sviluppato interventi di assistenza sanitaria, sociale e psicologica rivolti ai destinatari del progetto, favorendo un miglioramento nell'accesso ai servizi sanitari territoriali.
Grazie al coinvolgimento del 70% delle ASL regionali, è stato possibile sviluppare un modello di gestione con procedure condivise e omogenee nei territori interessati, rafforzando o sperimentando interventi sanitari multidisciplinari e integrati anche per l'individuazione precoce e la presa in carico di pazienti affetti da disturbi fisici e psichici. Durante l'evento, sono state presentate l'analisi dell'esperienza di assistenza sanitaria dei rifugiati, attraverso un audit civico e una verifica della performance dei servizi sanitari e di tutela della salute fisica e mentale presenti nel Lazio.
La giornata, presieduta dal Dott. Giancarlo Santone, Direttore del Centro SAMIFO, ha preso il via con la proiezione del film "Joy" di Nour Gharbi, che racconta la vera storia di Joy, un migrante forzato fuggito dal Togo e preso in carico proprio dal centro SaMiFo. All'incontro hanno partecipato diversi partner, tra cui Patrick Doelle, rappresentante della Commissione Europea, DG Home Affairs, Migration Policy Officer, e Padre Camillo Ripamonti, Presidente del Centro Astalli, il servizio dei Gesuiti per i rifugiati in Italia. I risultati del progetto, descritti nel report "Analisi e proposte per i servizi sanitari territoriali vicini ai bisogni dei rifugiati", sono stati illustrati dal Dott. Dario Conato del Cespi. Dai dati presenti nel report emerge che il progetto ha contribuito in modo significativo all'adozione progressiva, da parte dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale, di comportamenti simili a quelli della popolazione autoctona.
"Il progetto FARI non è più solo un progetto, ma una attività costante all'interno della nostra azienda, grazie a un lavoro di rete che coinvolge enti pubblici e organizzazioni della società civile, nonché personale multidisciplinare dedicato", ha dichiarato il Dott. Santone. Questo modello unico nel nostro paese è stato apprezzato da tutti gli stakeholder del settore. Le buone pratiche nate con i progetti si trasformano in attività strutturali e quindi sostenibili grazie alle risorse disponibili. Gli operatori di tutte le ASL coinvolte concordano sul fatto che il progetto abbia contribuito in modo significativo al miglioramento delle condizioni cliniche dei pazienti presi in carico, dove un ruolo fondamentale è stato svolto dalla mediazione linguistico-culturale e dalla capacità del progetto di creare reti interne ed esterne.
In conclusione, il progetto FARI 2 rappresenta un importante passo avanti nella promozione dei diritti umani e nell'assistenza ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale. Attraverso una collaborazione sinergica tra enti pubblici e organizzazioni della società civile, sono stati sviluppati interventi mirati per affrontare le sfide psico-sanitarie che questi individui affrontano durante il loro percorso migratorio.
È importante riconoscere che il passato ci ha insegnato che l'applicazione indiscriminata di misure di Trattamento Sanitario Obbligatorio ( #TSO ) non rappresenta la strada giusta per garantire i diritti umani delle persone migranti. Queste misure #coercitive possono compromettere la dignità e l'autonomia delle persone, privandole della loro voce e delle loro scelte.
Per promuovere una vera tutela dei diritti umani, è necessario adottare approcci basati sulla consapevolezza, l'empatia e il rispetto della volontà delle persone coinvolte. Un dialogo aperto e inclusivo, insieme a servizi sanitari di qualità, può favorire un percorso di cura che rispetti le necessità individuali e promuova il coinvolgimento attivo delle persone migranti nel processo decisionale riguardante la loro salute e il loro benessere.
Il progetto FARI 2 si pone come un possibile esempio di come sia auspicabile superare le pratiche del passato, valorizzando l'umanità di ogni individuo e adottando un approccio basato sui diritti umani. Con la speranza di sensibilizzare la società e gli operatori sanitari sull'importanza di una cura rispettosa e inclusiva, potremmo costruire una comunità più giusta e solidale per tutti, indipendentemente dal loro status migratorio.
Solo attraverso il dialogo, la collaborazione e l'eliminazione di pratiche coercitive possiamo garantire un futuro in cui i diritti umani di ogni individuo siano pienamente riconosciuti e tutelati. L'impegno a favore di un'assistenza sanitaria equa e rispettosa rappresenta un passo fondamentale verso una società più inclusiva e consapevole delle sfide che i migranti affrontano durante il loro percorso di integrazione.
Temi trattati:
- Vulnerabilità psico-sanitaria dei richiedenti e dei titolari di protezione internazionale
- Accesso ai servizi sanitari territoriali
- Interventi sanitari multidisciplinari e integrati
- Individuazione precoce e presa in carico di pazienti con disturbi fisici e psichici
- Analisi dell'esperienza di assistenza sanitaria dei rifugiati
- Audit civico e verifica della performance dei servizi sanitari e di tutela della salute fisica e mentale
- Adozione di comportamenti simili a quelli della popolazione autoctona
Glossario tecnico:
- ASL - Azienda Sanitaria Locale
- FARI - Formare Assistere Riabilitare Inserire
- FAMI - Fondo Asilo Migrazione e Integrazione
- SaMiFo - Sistema di Accoglienza e Migrazione Forzata
- Cespi - Centro Studi di politica Internazionale
- DG Home Affairs - Direzione Generale Affari Interni (della Commissione Europea)
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